Venerdì 6 ottobre, due alti membri repubblicani della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno esortato l'amministrazione Biden a rafforzare l'applicazione dei controlli sulle esportazioni di semiconduttori avanzati in Cina.In una missiva indirizzata al Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan, il rappresentante Michael McCaul, presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, e il rappresentante Mike Gallagher, presidente del Comitato ristretto della Camera sulla Cina, hanno dichiarato che i recenti progressi tecnologici del principale produttore cinese di semiconduttori evidenziano la necessità di rivedere la normativa completa introdotta nel 2022. Essi sottolineano la necessità di affrontare quelle che percepiscono come lacune o "scappatoie" nelle norme esistenti.
Estratto della lettera che esorta a un controllo più severo dei semiconduttori avanzati. Fonte: foreignaffairs.house.govLa lettera fa seguito alla presentazione dello smartphone Mate 60 Pro di Huawei Technologies, che monta chip avanzati prodotti dalla cinese Semiconductor Manufacturing International Corporation (SMIC), nonostante le sanzioni statunitensi.McCaul e Gallagher hanno dichiarato nella loro lettera che: "Le regole introdotte il 7 ottobre e l'espansione delle capacità della SMIC esemplificano un sistema burocratico inerte e opaco che non riesce a comprendere la strategia industriale cinese, non riesce a capire gli obiettivi militari della Cina e mostra una carenza di comprensione tecnologica. Inoltre, sembra mancare la determinazione per intraprendere azioni efficaci".I legislatori hanno invitato l'amministrazione Biden a svecchiare le normative e a rispondere prontamente a Huawei e SMIC. Hanno inoltre incoraggiato l'amministrazione a porre fine all'accesso delle aziende cinesi ai potenti chip di intelligenza artificiale ottenibili tramite i servizi di cloud computing.Inoltre, hanno sottolineato l'importanza di far rispettare all'amministrazione gli attuali provvedimenti che impongono restrizioni alle imprese cinesi, in particolare quelli che impediscono ai funzionari statunitensi di verificare la conformità alle normative statunitensi sulle esportazioni.
Traduzione a cura di Walter Rizzo